Translate

venerdì 30 maggio 2014

Uno strano modo di far pagare il conto

Nizhny Novgorod e' una cittadina della Russia, in cui da tempo i tassisti sono afflitti da un problema: spesso i clienti non pagano il conto. A nessuno piace lavorare gratis, per cui si sono messi tutti d'accordo e hanno escogitato una sorta di metodo punitivo a cui sottoporre tutti coloro che non pagano quanto indicato dal tassametro.
Cosa si sono inventati? Semplice.
Tutti coloro che hanno il "Bracciano corto" e tentano di viaggiare gratis vengono sottoposti a doccia. Già la cosa di per se' è strana, ma se si pensa che la doccia e' a base di secchi di vernice colorata, stile Avatar, la cosa da un lato assume un risvolto comico, ma dall'altra, il furbacchiotto ci rimette abito, dignità...

La cosa ha scatenato, come si può ben immaginare, gli avvocati, disposti ad accogliere nuovi clienti per istanze di risarcimento danni nei confronti dei tassisti, sperando che se ottengono un cospicuo risarcimento saldino il conto dell'avvocato e non facciano come con il driver, considerino il servizio gratuito.
Beh, che dire, il metodo di protesta e' quantomeno discutibile, ma proviamo a vedere la cosa dal loro punto di vista. Vai al lavoro, aspetti pazientemente dentro un'auto sotto il sole o al gelo il cliente, lo porti in giro per la città e quando arrivi a destinazione questi scende e se ne va! Penso che dopo una, due, tre volte che la cosa si ripete i nervi saltino a tutti: il taxi e' un servizio a pagamento, mi o gratuito, anche se a volte il tassametro scorre, scorre, scorre...

Mai smettere di imparare!

Ho letto una notizia che mi ha incuriosito e al tempo stesso sorpreso piacevolmente, dato che è la dimostrazione che nella vita non si smette mai di apprendere, se se ne ha voglia.
Mi riferisco a alla signora del Maine la quale si è laureata alla tenera età di 99 anni.
La storia brevemente racconta della signora che non aveva mai potuto laurearsi a causa di un debito di 5 dollari che non aveva mai potuto pagare, finché un amico, venuto a conoscenza della cosa ha deciso di saldarlo per lei, così la donna ha potuto finalmente vedere avverarsi il suo sogno, partecipando ad una cerimonia di laurea in piena regola.
La neolaureati ha affermato che chi smette di imparare invecchia, è detto da una quasi centenaria, non può che essere vero.

La storia di per se' è curiosa, ma comunque è la dimostrazione che la curiosità, la voglia di sapere di conoscere, mantengono giovani, non fermano di certo l'avanzare degli anni, ma costituiscono una sorta di cibo che alimenta la vitalità.
Personalmente ho conosciuto una persona che ormai ottantenne prendeva lezioni di cinese e di arabo, per la sua infinita voglia di conoscenza, una persona con una cultura invidiabile che non ha mai smesso di voler sapere cose nuove, di imparare e che ha riportato alla luce la mia voglia di leggere, e di questo la ringrazio infinitamente.

La vita sedentaria può essere una causa dell'obesità?

Ieri ho letto la notizia della scomparsa all'età di 48 anni del messicano Manuel Uribe, nome che a tanti può non dir niente, ma chi segue il Guinness, lo conosce bene per essere stato il detentore del primato di "uomo più grasso del mondo".
Primato di cui, a mio giudizio, non c'è da andare fieri, tutt'altro dato che Manuel e altri come lui, i quali anche se non sono arrivati al livello di pesare 560 kg! hanno comunque compromesso, con le loro abitudini e stile di vita, la loro salute: cuore, fegato, apparato circolatorio, respiratorio...
Manuel sosteneva che la causa della sua obesità fosse dovuta al lavoro: si era trasferito molto giovane dal Messico agli Stati Uniti, dove lavorava come tecnico informatico, quindi praticamente tutto il giorno seduto a una scrivania dietro un computer. Ma non basta questo a fare di un essere umano un obeso.
Manuel, sopperiva allo stress non facendo sport, palestra... Ma standone seduto sul divano a ingurgitare cibo: ecco il motivo della sua enorme mole, non il lavoro.
Con il passare del tempo e l'aumentare di peso, Manuel si è ritrovato confinato in camera sua, accudito dalla famiglia, incapace ormai di compiere anche i gesti più semplici e banali, figuriamoci camminare o scendere uno scalino.
Ricoverato per un problema cardiaco, il suo cuore ha detto "basta", ed ha cessato di battere, così Manuel ha lasciato questo mondo e il suo ingombrante corpo.
La salma è stata trasportata nel suo Paese d'origine, il Messico, non con un normale carro funebre, ma bensì è stata avvolta nel letto rinforzato dell'ospedale e trasportata con un montacarichi della protezione civile, unico mezzo in grado di sopportare un peloso simile. Non molto dignitosa, come soluzione, ma non c'è stata altra scelta.
Ora viene da chiedersi, come può un essere umano ridursi in quel modo, quando una persona può voler male a se stessa per arrivare a essere obesa a quei livelli?
Credo che sia una questione più di testa che di gola, dato che quando si è accorto della sua tendenza a mettere su chili dopo chili non ha reagito, anzi sembra di sia quasi adagiato/rassegnato a quella sorta di destino, trasformandosi in un uomo da record.
Spero che non ci siano altri disposti a prendere il suo posto, magari cercando di battere il suo peso, sarebbe una sconfitta, non una vittoria!

domenica 25 maggio 2014

Guadagnare con internet: realtà o utopia?

Navigando spesso in rete, e avendo necessità di guadagnare qualcosina, ho fatto un excursus sulle varie proposte che ti assicurano guadagni in rete, ma sinceramente non mi sembrano molto affidabili.
Si va dalle proposte di aprire un proprio sito di vendita di prodotti, ai siti che ti propongono di guadagnare cliccando sui banner pubblicitari, a quelli che ti inviano sondaggi o e mail, a quelli che ti pagano per scrivere.
Non manca sicuramente la scelta, ma alla resa dei conti, quei pochi centesimi che ti vengono accreditati nell'account valgono realmente il tempo impiegato? Non credo.
Qualche anno fa, mi ero iscritta a quattro/cinque di questi siti che ti pagano per cliccare banner pubblicitari e per alcuni mesi le e-mail arrivavano regolarmente, tutti i giorni. Poi quando i "guadagni" sono arrivati alla soglia del pagamento, le e mail si sono diradate fino a scomparire del tutto così come i vari siti. Non che avessi accumulato chissà che cifre, tra l'altro lo pseudo pagamento era in dollari, ma ho perso tutto. Confrontandomi con altri iscritti, ho scoperto che in realtà, la cosa che interessava questi signori, era che tu volessi aumentare i tuoi guadagni, investendo e diventando un utente gold, diamond... In modo da pagare per poter acquisire maggiori vantaggi.
Il danno e la beffa. Ora, non tutti saranno così, voglio dare il beneficio del dubbio, ma con questo tipo di attività non si va certo lontano.
Ho provato anche un sito pay to Write, che in tuta onesta' mi sembrava molto serio, e a fronte di un impegno giornaliero di svariati articoli su un argomento a mia scelta, i guadagni sono stati nulli. Si parlava di articoli remunerati in base alla meritocrazia dell'articolo stesso, ma quando mi è stato suggerito di vedere quali articoli fossero più cliccati e riproporli cambiando il titolo e le parole,  mi sono sentita presa per il fondo schiena.
Se un articolo deve essere originale, non puoi chiedermi di copiare quelli degli altri perché a te portano più click. Non è un buon articolo quello che vuoi, e solo una quantità di click che ti permetta di guadagnare con lo sponsor a te.
Allo stato attuale delle cose, l'unico sito che ti paga puntualmente e' O2O, nel quale puoi scrivere delle semplici guide su argomenti che conosci. Pagano una media di 3 euro a guida, non si sono limiti di guide scritte e da quando chiedi il pagamento passano circa 60 giorni, ma poi arriva puntuale nel tuo conto corrente.

domenica 4 maggio 2014

annunci di lavoro ingannevoli

Cercando lavoro mi sono imbattuta in un annuncio che offriva 5 posti di lavoro suddivisi tra vendita, gestione ordini, amministrazione per un nuovo magazzino che doveva essere aperto nella mia città.  mi iscrivo all'offerta inviando il curriculum e il giorno successivo vengo contattata telefonicamente per un colloquio fissato per il pomeriggio stesso. (sono in chiusura di candidature,  dicono).
Ovviamente accetto e mi presento al colloquio munita di curriculum cartaceo come mi avevano richiesto.
Arrivata nella sede della Dy...c, noto subito, anzi le mie orecchie sentono  la musica a palla, altre persone sedute in attesa, e il telefono che squilla inutilmente.
Dopo qualche minuto escono due persone da un piccolo ufficio e il più giovane ritira il mio curriculum e fa accomodare un candidato, scusandosi per la mancanza della segreta che quel pomeriggio non è potuta andare al lavoro.
Dopo 5 minuti scarsi il candidato esce, il responsabile ritira i curriculum dei nuovi arrivati e chiama un nuovo candidato è così via.
Iniziano a venirmi dubbi sulla serietà del colloquio, troppo rapido, tutti escono con un'espressione soddisfatta... E quando arriva il momento turno capisco il perché.
Il curriculum fa bella mostra di sé sul tavolo ma dubito sia stato letto o solo scorso, è l'addetto al colloquio parla velocemente, come sciorinando un discorsetto imparato a memoria, tutto d'un fiato, infondo sommariamente che il lavoro che dovremmo svolgere sarà per una gdo loro cliente è visto che io potrei fare al caso loro mi propone anziché un colloquio conoscitivo di fare direttamente una giornata (dalle 9,00 alle 19,00) di osservazione del loro lavoro, e fissa il tutto per il giorno successivo precisando di essere puntuale e di non indossare scarpe con il tacco. Qui i dubbi prendono consistenza.
All'uscita, trovo altre persone che hanno fatto il "colloquio" (se così si può definire) e confrontandoci abbiamo appurato lo stesso identico cliché per tutti noi.
Leggendo poi in rete ho trovato esperienze simili: i signori mettono annunci civetta per reclutare gente nella vendita porta a porta, nel caso contratti per distribuzione energia
Non finisce qui, il giorno dopo mi viene segnalato un nuovo annuncio, questa volta cercano 4 persone per nuova apertura punto vendita di lampade a led e tra l'altro c'è un posto da segretaria. Ha risposto una mia conoscente, stessa identica prassi
È una vergogna sfruttare il bisogno di lavorare della gente tramite annunc. Civetta, cercate venditori porta a porta...  DITELO evitiamo di perdere tempo entrambi