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giovedì 16 giugno 2011

Chirurgia estetica: quando diviene una "fissazione"

Premetto che non sono favorevole alla chirurgia estetica se non in casi in cui è una necessità.
Leggendo qualche giorno fa la notizia della mamma Barbie che ha regalato alla figlia quattordicenne un voucher per rifarzi il seno e che il tribunale ha stabilito potrà essere utilizzato al compimento del sedicesimo anno di età della ragazzina, mi sono chiesta se non si stia non solo esagerando, ma il "ritocchino" sia diventato quasi una sorta di status symbol sociale, più che una necessità per risolvere un problema reale.
Molti sottovalutano che si tratta pur sempre di interventi chirurgici e che come tali possono anche presentare dei rischi per il paziente. Una ragazzina di 7 anni ha ancora il tempo di veder il proprio seno svilupparsi naturalmente e quindi non è detto che per forza di cose debba ricorrere ad una mastoplastica.
Riflettiamo un attimo, a 7 anni il seno, a 8 i glutei, a 9 l'addome, a 10 le cosce, a 11 le labbra e il naso... e alla fine? sarà come la mamma, un brutta copia di Barbie, non sarà più se stessa e probabilmente nella ricerca della "perfezione" o di mascherare gli anni che passano, passerà più tempo sotto i ferri del chirurgo estetico, rischiando anche complicazioni, piuttosto che condurre una vita normale da adolescente prima e da donna poi.
Io non definirei la signora "mamma Barbie" perché una mamma che sia una mamma avrebbe scelto un altro tipo di regalo per la figlia di 7 anni, e anziché avvallare la sua richiesta (sempre che sia partita dalla ragazzina) avrebbe cercato di dissuaderla, ma da una "patita" del bisturi, botox, silicone e quant'altro cosa altro ci si poteva aspettare? Forse la signora non ha considerato che la "bellezza" di Barbie è tale perché è una bambola, non è di carne ed ossa, quindi non invecchia. La chirurgia estetica non è ancora arrivata a dare l'eterna giovinezza e anche la signora dovrà fare i conti con le rughe, la cellulite, il fisico non più tonico... non potrà rimediare al processo in eterno, e arrivata al quel punto cosa farà?
Mi auguro solo che quella ragazzina dimostri, crescendo, più cervello di sua madre e le strappi davanti agli occhi il tanto prezioso "regalo".

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